Batteria, istruzioni per l'uso

Pubblicato il da Giuliano

Imparare a suonare la batteria non è un’impresa impossibile. Tuttavia richiede grande motivazione e costanza nello studio. Questi i segreti per acquisire una buona tecnica, un groove invidiabile ed una precisione degna di un orologio svizzero.

John Bonham, Steve Gadd, Mike Portnoy. Sono solo alcuni dei “mostri sacri” che la storia della batteria annovera. La strada per loro però, come per qualsiasi altra persona che si cimenta nello studio della batteria, è stata tutt’altro che facile. Anche loro hanno dovuto fare i conti con la “noia” degli esercizi e dell’apprendimento della tecnica di base.

Non si diventa bravi musicisti infatti se prima non si capisce qual è la posizione corretta da tenere dietro lo strumento. Come bisogna muovere mani e polsi, per riuscire ad ottenere un “buon colpo”. Come stare perfettamente a tempo con il metronomo. Mesi e mesi di esercitazione insomma per riuscire a mettere insieme i giusti colpi, con buone sonorità, esattamente a tempo con il metronomo.

Una volta riusciti in questa “impresa”, magari affidandosi ad un insegnante, lo studio della batteria inizia ad essere più gratificante. Si può iniziare a vedere la tecnica vera e propria: rulli, accenti, i primi stacchi, coordinazione ed indipendenza degli arti, i tempi più elementari.

Il terzo passaggio è quello che inizia a definire il batterista. Ormai le nozioni basilari ci sono e se vengono ripetute con costanza nel tempo, si può passare allo studio di tempi dispari, terzine, lanci, fill e stacchi elaborati. Si comincia a definire la personalità del batterista che inizia a mettere in pratica gli insegnamenti lasciando ampio spazio alla propria creatività. In questo modo comincia a venir fuori lo stile del batterista.

Questo è in estrema sintesi il percorso che ogni batterista compie quando decide di imparare a suonare. Se all’apparenza può sembrare facile, nella realtà dei fatti non è così.

Da quando un batterista si siede per la prima volta dietro lo strumento a quando poi è in grado di sviluppare correttamente una ritmica passano anni. Se alla base però c’è una grande motivazione, alla lunga i risultati si vedono.

Dedicando ogni giorno diverse ore allo studio, arriva il momento in cui il batterista suonando si rende conto di stare perfettamente a tempo con il metronomo, di avere movimenti fluidi che danno grande sonorità a ciò che sta eseguendo.

Probabilmente non è diventato uno dei “mostri sacri” ma certamente sta suonando come farebbe un musicista professionista.

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G
<br /> <br /> Lo farò leggere  MIO FIGLIO, ;) sono convinta che gli piacerà :)<br /> <br /> <br /> <br />
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G
<br /> <br /> Speriamo! La passione per la musica può risultare molto utile durante la crescita.<br /> <br /> <br /> <br />